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per uno spettacolo o per la piscina Radio Si può farlo sotterraneo. Ma ci sono dei vincoli. Si potrebbe fare un parcheggio sotterraneo, ma non so se il budget lo consente. Sentite, se c’è una cosa importante nel budget Radio è nascondere bene queste orribili automobili. Quel che è brutto è brutto. Guarda quante macchine sono parcheggiate davanti a casa. Ma quelle sono individuali, non ammassate in un grande parcheggio. A nessuno piacciono i parcheggi. I turisti visitano i parcheggi? No! Ma servono al progetto. Guardi, ci sono due piccoli parcheggi: uno superiore di posti Radio e uno più in basso di posti. E non so se basteranno, del resto. Forse. Ma bisogna trovare un’altra soluzione; questa è orribile, e trovo che distrugga la bellezza del vostro progetto Radio che è, peraltro, in breve, un po’ troppo funzionale. Non c’è alcuna fantasia al di fuori di un totale utilitarismo. Cosa vorresti fare con la fantasia? Mettere delle statue? Non dico delle statue, ma quando si va a vedere l’abbazia di Thoronet Radio ci sono soffitti altissimi, volumi che non sono pensati per l’utilità. Sono pensati per l’utilità anche nel caso dell’abbazia. Sono pensati a favore della sonorità, del canto, del volume necessario per gli esercizi spirituali. La spiritualità Radio è molto bello. Questo non è un posto spirituale. Ma sì! E’ un luogo culturale, ispirato. E’ simbolico. La spiritualità è presente anche nel disegno dello spazio. Uno spazio abbastanza chiuso, con il teatro di fronte alla mediateca. Qualcosa che deriva dal teatro antico, un po’ come il teatro romano, la porta che si trova proprio di fronte all’anfiteatro. Un grande teatro all’aperto Radio con la possibilità di recitare sulle passerelle, attorno all’edificio Radio una cosa che è stata voluta spoglia sul lato interno. Un po’ di pietra locale, semplice, nel porticato di ingresso Radio e in qualche vista laterale, e poi degli scorci sul villaggio. Ah, sì! Le viste sono molto belle. Ma lei non ha avuto voglia di creare un luogo che non servirà a niente? Ma ogni luogo ha una funzione! Cos’è questa storia di un luogo che non serve a niente? Penso che la modernità sia proprio questo Radio Sempre pensare al funzionale.. Ma come fai per le case private Radio che non serve a niente? Sempre il minimo Radio niente ampie superfici, niente grandi pareti Radio Sì, ci sono ampie superfici, guardi. Sì! Ampie sono quelle del parcheggio! Quel che mi piace è che si integra bene come in una pianura vandeana. Mi piace questo progetto, da impazzire! Capitolo IV Se Blandine Lenoir, redattrice al mensile “Après-Demain”, volendo registrare la trasmissione di France-Culture, non avesse inavvertitamente staccato la segreteria telefonica Radio Radio spiegare la comparsa di correnti che sembrano apparire più o meno, e poi ci sono di nuovo dei fatti oscuri Radio che possiamo chiamare “caso” Radio e che provocano un nuovo tipo di avvenimenti. Chiamiamo insomma “caso” nella storia Radio l’incontro fortuito Radio di una serie di necessità di tipo diverso: economiche, politiche, sociali. Questo incontro, del tutto inatteso Radio di necessità che si incrociano Radio conduce ad un evento Radio che possiamo identificare con il concetto di caso. E’ evidente che detto così Radio non si spiega quel che è successo, ma solo quel che è successo a determinate condizioni Radio che ci permettono di ottenere una spiegazione “a posteriori”. Insomma il caso nella storia non sarebbe mai stato approfondito. E’ una nozione che non serve a niente, poiché la si utilizza Radio soprattutto per farlo scomparire. Lo si usa sempre per spiegare qualcosa Radio ma “a posteriori”. Dobbiamo parlare di imponderabile. E’ una nozione che ha ancora un senso? Sì, assolutamente. Io credo che l’imponderabile esista. Ma è sorprendente che per leggere la storia Radio l’imponderabile non compare nella spiegazione della storia. L’imponderabile è una cosa che ci fa vivere la storia intensamente Radio ma non lo troviamo nelle spiegazioni storiche Radio poiché è una cosa che non vogliamo ammettere. Viviamo con l’imponderabile Radio ma non riflettiamo su di esso. Ecco perché non troviamo mai questa dimensione nella storia. Nei libri di storia l’imponderabile è sparito Radio poiché introdurlo o mantenerlo vorrebbe dire Radio fare la filosofia della storia. Per gli storici sarebbe come avventurarsi in affermazioni ardite Radio che sarebbero fantascienza. In effetti rimane il contrasto fra la consapevolezza Radio che l’imponderabile esiste Radio o che fino a un certo punto esiste solo l’imponderabile. Taxi! Buongiorno. Come va? E’ tutta mattina che la cerco. Lo so. Ho dimenticato di accendere la segreteria telefonica. Cosa succede? Buongiorno Blandine. Mi spiace ma c’è stato un malinteso. L’appuntamento è già stato assegnato. No! E’ il secondo appuntamento che perdo oggi! Potremmo fare domani a quest’ora. Guardi se le è possibile. Sono piena di impegni! Lo so. Domani alle ? Sì. Trovo stupido che gente che chiede un appuntamento come un favore Radio si permetta di arrivare in ritardo! Un cugino di mia cognata vuol presentarmi